sabato 7 marzo 2009

Joshua Redman - Blue Note, Milano - 06/03/2009


In occasione dell'uscita dell'ottimo Compass, pubblicato nel Gennaio 2009 su etichetta Nonesuch, Joshua Redman ritorna sul palco del Blue Note di via Borsieri per due date in trio, accompagnato dall'ormai onnipresente Reuben Rogers al contrabbasso e dal  pirotecnico Clarence Penn alla batteria.


Accolto da un'autentica ovazione, Redman sale sul palco scherzando con i colleghi; un rapido saluto al pubblico ed è subito il classicissimo Mack The Knife ad aprire la serata in maniera pimpante. Il trio gira già a mille, con il leader ad imbastire trame hard bop sullo swing deciso della sezione ritmica. Redman pare divertirsi parecchio, successivamente confesserà tra il serio e il faceto di avere bevuto qualche bicchiere di troppo, suscitando l'ilarità dei presenti.


I brani del nuovo album si alternano a vecchie composizioni e standard, arricchiti da improvvisazioni solide nei poliritmi della batteria di Penn e liriche nelle evoluzioni del sax, soprano e tenore, di Redman, il quale ancora una volta, casomai ce ne fosse bisogno, si dimostra musicista tra i più ispirati della scena jazz dei nostri giorni.

Faraway, Round Reuben e Little Ditty non sfigurano affatto tra i classici di Redman e i consueti omaggi a Rollins e Parker, mettendo in luce le peculiarità stilistiche ed il solido interplay del trio.


Redman, sempre più padrone del palco, fenomenale nei cambi di ritmo, tecnicamente ineccepibile, tiene in pugno le composizioni ed esalta la bravura dei comprimari, lasciandoli liberi di esprimere solismi strabordanti ed istrioniche improvvisazioni, allontanandosi dall'inciso in direzione di  istintive jam, ricadendovi poi con decise progressioni dinamico/ritmiche.


Reuben Rogers (tra le sue collaborazioni spiccano i nomi di Roy Hargrove, Dianne Reeves e Nicholas Payton) è contrabbassista che con gusto e misura evita ogni forma di solismo esasperato; all'apparenza il meno incisivo dei tre, è invece motore indispensabile nell'economia del gruppo. 

Clarence Penn (Dizzy Gillespie, Steps Ahead, Wynton Marsalis), batterista dal groove poderoso, nervoso e roboante nell'approccio ai tamburi, regala strepitosi spunti dinamici ed assoli al fulmicotone. 


In molti avrebbero gradito la presenza sul palco di Brian Blade, Larry Grenadier e Gregory Hutchinson, per riportare appieno le favolose atmosfere del doppio trio presenti in Compass, ma lo spettacolo offerto da Redman, Rogers e Penn ha convinto ed entusiasmato gli appassionati di jazz milanesi, sempre più affezionati al sassofonista di Berkeley.