domenica 12 aprile 2009

Leonard Cohen - "Live In London" (Sony)


Doppio cd dal vivo, disponibile anche in una consigliatissima versione dvd, per il leggendario songwriter canadese, splendida testimonianza del concerto tenuto il 7 Luglio 2008 alla 02 Arena di Londra; quasi tre ore di performance per l'arzillo settantacinquenne Cohen, coadiuvato da una band di grandissimo valore, composta da un numeroso gruppo di talentuosi musicisti che rispondono ai nomi di Roscoe Beck (Basso, voce), Rafael Gayol (Batteria), Neil Larsen (Tastiere), Javier Mas (Chitarra acustica) e Bob Metzger (chitarra solista).


Ventisei brani a ripercorrere la carriera dell'elegante cantautore, una sorta di greatest hits live che ci riporta alla grandezza di dischi fondamentali come “Songs Of Leonard Cohen” (1967), “Songs Of Love And Hate” (1971) e “New Skin For The Old Ceremony” (1974), capolavori di un cantautorato nel quale misticismo, poetica e sensualità creavano uno stile inconfondibile, finendo per influenzare decine di artisti in epoche successive.


Decisamente più riuscito dei tre album dal vivo finora pubblicati (“Live Songs” del 1973, “Cohen Live” del 1994 e “Field Commander Cohen”, pubblicato nel 2001 ma registrato nel 1979), Live In London ci regala un Leonard Cohen in strepitosa forma, simpatico e comunicativo come mai prima, ancora in grado di regalare emozioni con quella “voce d'oro” che da sempre è il suo marchio di fabbrica.


 L'aria folk-etnica Dance Me To The End Of Love apre le danze, con Cohen subito a giganteggiare sulle voci femminili, opera delle Webb Sisters e di Sharon Robinson. Dopo una breve presentazione parte The Future, con l'organo di Larsen protagonista di un brano che risente dell'arrangiamento un po' troppo scolastico. La successiva Ain't No Cure For Love, aperta da un divertente monologo è invece  monumentale nell'incedere degli intrecci vocali, arricchiti dall'ottimo sax di Dino Soldo.


 Il concerto ha ormai preso l'abbrivio giusto ed ecco arrivare il primo degli attesi capolavori del canadese, la ballata Bird On The Wire, cantata alla grande e ben sostenuta dalle fluide chitarre di Metzger e Mas. Brano strepitoso riproposto in maniera brillante.

Everybody Knows  è una bella sorpresa, così come In My Secret Life, con le voci a costruire geometrie limpide ed avvolgenti.


Who By Fire  vede Javier Mas sugli scudi, con il suo laud cubano a creare fascinazioni latine, ed apre la strada ad Hey, That's No Way To Say Goodbye, altra ballata di grande respiro con un arrangiamento minimale, seguita dal soft-soul di Anthem, lirica ed evocativa, poggiata su un tappeto di archi suadente, la quale chiude degnamente la prima parte del concerto.


 Si riapre con uno dei pezzi simbolo di Cohen, quella Tower Of Songs che un arrangiamento strepitoso rende nuovamente splendida. La voce del Nostro regala emozioni ed il brano scorre via denso ed intrigante. A seguire la celeberrima Suzanne, forse il brano più conosciuto del canadese (la ricordiamo interpretata tra gli altri anche dal nostro Fabrizio De Andrè), sempre intensa e poetica.


The Gipsy's Wife , ancora una volta aperta dall'ottimo lavoro di Mas, ci accompagna verso Boogie Street, nella quale la vocalità della brava Sharon Robinson, ormai collaboratrice di lunga data di Cohen, esprime il meglio di sé.

 Su un brano come Hallelujah non ci sarebbe bisogno di dire nulla, l'interpretazione di Cohen e soci è da pelle d'oca.


Democracy  è ritmata, con l'organo a tessere un tappeto sonoro e le voci ad inseguirsi. I'm Your Man,

 con il consueto andamento shuffle è il preludio all'apice dell'album, la tripletta So Long Marianne, First We Take Manhattan e Sisters Of Mercy.


Closing Time , brano senza troppe pretese introduce il finale dell'esibizione, con la jazzata I Tried To Leave You e la corale Wither Thou Goest.

Un concerto strepitoso, che sicuramente dà il meglio di sé in versione dvd. Un ritorno in grande stile, dopo quindici anni di lontananza dalle scene, per un cantautore i cui brani resteranno a lungo nell'immaginario collettivo, testimoni di una poetica che sembra sempre più sul punto di scomparire, fagocitata dalle ossessioni e dalle inquietudini del nostro tempo.