domenica 18 gennaio 2009

Paolo Tomelleri Big Band – Salumeria Della Musica, Milano - 16 Gennaio 2009


16 Gennaio 1938: la Carnegie Hall di New York, fino ad ora tempio della musica classica, apre le porte al jazz di Benny Goodman e della sua esplosiva Big Band, nelle cui fila militano alcuni tra i migliori musicisti dell'epoca: Harry James, Gene Krupa, Count Basie, Johnny Hodges, Lester Young, Teddy Wilson e Lionel Hampton, solo per citarne alcuni.

Il successo è fenomenale, il pubblico impazzisce letteralmente e la sala costruita da Andrew Carnegie uscirà devastata dall'irruenza della massa di persone fuori controllo. 

Nasce così la “Swing Era”.


Oltre all'importanza a livello musicale, l'evento assume anche una rilevanza sociale: per la prima volta musicisti bianchi e neri si presentano davanti ad un pubblico ancora fortemente reazionario, che non vede di buon occhio l'integrazione razziale. Goodman e soci, anche grazie alla commistione con la danza, imporranno la musica di matrice nera ad un pubblico in prevalenza bianco, superando le discriminazioni.


Sono passati 71 anni da quella fatidica data, tanti quanti ne sono passati dalla nascita di Paolo Tomelleri, polistrumentista vicentino con alle spalle una lunga e redditizia carriera, che l'ha portato a collaborare coi più grandi jazzisti italiani e stranieri. 

Il Nostro, in occasione del centenario della nascita di Goodman, ha proposto nella serata del 21 Gennaio 2009, alla Salumeria della Musica, locale nel quale ormai è di casa, uno splendido omaggio allo storico concerto, accompagnato dalla sua Big Band di 18 elementi.


A proprio agio nella guida della band, Tomelleri ha snocciolato la lunga lista di classici presenti nella tracklist originale, arricchendoli con aneddoti e simpatici intermezzi, mantenendo alta l'attenzione di un folto pubblico entusiasta e partecipante, anche in versione danzereccia.

Don't Be That Way, Sensation rag, Avalon, Loch Lomond, The Blue Room, Shine, Dizzy Spells, Blue Skies, hanno fatto la parte del leone, ma i brani sarebbero tutti da citare.


Due ore di ottime interpretazioni, scivolate via sull'onda di uno swing incalzante, che solo in un paio di momenti ha patito una certa carenza a livello di dinamiche orchestrali, ma nei momenti di “briglia sciolta” ha esaltato non poco la platea.

Da segnalare assolutamente l'ottima prova fornita dalla pirotecnica tromba di Emilio Soana, il quale da svariati anni divide il palco con Tomelleri.


Un buon inizio dunque, per questo 2009 che vedrà in tutto il Mondo una lunga serie di eventi dedicati al centenario della nascita di Benny Goodman e Gene Krupa.