mercoledì 16 settembre 2009

Shannon Wright - "Honeybee Girls" (Audioglobe)


Sorta di instabile globetrotter, dacché si è affacciata sulle scene Shannon Wright sembra in cerca di un rifugio caldo e sicuro, un luogo ameno dove poter esprimere il proprio enorme potenziale creativo cercando di non cedere il passo a fragilità e frustrazioni.
Ed il Vecchio Continente pare possedere le caratteristiche ideali per permetterle di identificare un punto di equilibrio tra la sottile interiorità delle delicate ballate e l'aggressività istintiva delle distorsioni.

In questo senso ognuno dei recenti lavori firmati dalla cantautrice Georgiana rappresenta parte di una costante evoluzione, tesa ad esplorare differenti forme di rinascita, più o meno palesemente influenzate da collaborazioni illustri (Yann Tiersen, Steve Albini, Alan Sparhawk) ed importanti condivisioni di palco (Calexico, Nick Cave, Low, Will Oldham).

La Wright giunge dunque alla quadratura di un apparentemente labile cerchio con questo ottimo lavoro, nel quale finalmente riesce a contenere le spesso ingombranti influenze, sbattendo in faccia all'ascoltatore l'essenza di un songwriting ormai maturo, che gode di un'esposizione totale già nel primo brano, la splendida “Tall countryside”, minimale nell'arrangiamento, ma densa ed avvolgente nella scansione terzinata, retta da un bell' arpeggio di chitarra contrappuntato da un morbido pianoforte.

L'istinto viscerale ha il sopravvento nelle seguenti anthem-songs “Trumpets on new year's eve” e “Embers in your eyes”, a tratti decisamente Buckleyane (inteso come Jeff), assolutamente toste.

Solo una parentesi, comunque, perché la successiva “Honeybee girls” ci riporta nuovamente dentro ossessioni riverberate, in un continuum circolare ben arrangiato dal collaudato pard Andy Baker. “Black rain”, “Simpathy on Challen Avenue” e la conclusiva “Asleep” palesano influenze vocali french-style, aprendosi con grande stile su drammatiche sonorità in crescendo.

Un disco finalmente riuscito in toto, dunque, per una cantautrice che, con costanza ed ostinazione, si è guadagnata un posto importante nella scena musicale contemporanea. Merita più di un ascolto.