mercoledì 4 marzo 2009

Mimma Gaspari - "Penso Che Un Mondo Così Non Ritorni Mai Più" (BCD Editore)


Poco più che ventenne, alle soglie dei favolosi anni sessanta, una ragazza appena uscita dall’università decide di lanciarsi nel mondo della musica come autrice di testi. Finirà per entrare nel grande circo delle case discografiche, vivendone privilegi e contraddizioni, condividendo gioie e fatiche nella scalata al successo dei più grandi nomi del panorama italiano e straniero.


Quella che potrebbe essere la trama di un romanzo è in realtà il sunto di trenta anni di vita vissuta da Mimma Gaspari, raccontata dalla stessa nelle 375 pagine di questo bel libro pubblicato da Baldini Castoldi Dalai Editore, con la prestigiosa prefazione di Renzo Arbore.


Dagli esordi come paroliera per Teddy Reno, alle soddisfazioni raccolte durante i lunghi anni passati alla corte delle Messaggerie Musicali di Ladislao e Piero Sugar e della RCA di Ennio Melis, occupandosi di artisti del calibro di Paolo Conte, Gianni Morandi, Patty Pravo, Nada e Renato Zero (e la lista potrebbe continuare pressoché all’infinito), questo libro racconta l’epopea della discografia italiana, negli anni in cui la creatività rivestiva ancora un ruolo predominante nelle politiche delle etichette.


Prima dei manager e delle grandi major, con uno spirito pionieristico che negli anni è andato perdendosi dietro grafici ed interessi che con la musica hanno poco o nulla a che spartire:

«Noi non vendevamo saponette, vendevamo sogni, emozioni, pensiero, divertimento: e certo subivamo tensioni, ma eravamo coinvolti in una “bolla artistica” e nell’orgoglio di portare a termine un’impresa grande. Perché allora la canzone era una cosa grande».


Un libro indispensabile per comprendere i meccanismi nascosti dietro un ambiente vitale, creativo e complesso, passato attraverso boom economico e crisi, segnando profondamente il costume del tessuto sociale nel nostro Paese.