giovedì 26 marzo 2009

Larry Carlton - Blue Note, Milano - 25/03/2009


Quanti chitarristi si possono permettere di cominciare una serata con una riscrittura, ironica ma piena di fascinazioni timbrico/sonore, di Happy Birthday To You?

La risposta è semplice: solamente una leggenda vivente come Larry Carlton, il quale, salito puntualmente sul bel palco del club milanese, dopo la presentazione del simpatico Nick The Nightfly, dedica il brano a tutti coloro che come lui, nato il 2 Marzo 1948, hanno compiuto gli anni nel mese in corso, chiedendo addirittura al pubblico su quali tonalità suonare -per la cronaca Sol e Sib-.


Carlton, con le immancabili Gibson 335 (è soprannominato Mr.335) e valley Arts acustica sotto braccio, è in ottima forma, scherza coi presenti e “riscalda” le dita con un paio di brani in solitudine, nei quali mette in mostra l'inimitabile bagaglio di tecnica e gusto; quindi presenta i due musicisti che lo accompagneranno in questo viaggio attraverso la propria fitta discografia: il figlio Travis Carlton, straordinario bassista dal fisico mastodontico, autore dei passaggi che più hanno entusiasmato la platea ed il batterista Gene Coye, solido ed essenziale quando necessario, veloce e pirotecnico se lasciato libero di instillare energia devastante nelle dinamiche potentissime che è in grado di esprimere.


Repertorio che come di consueto si muove su territori meticci, iniettando forti dosi di blues su ritmiche funk e melodie potenti su terzine e poliritmi, la musica di Larry Carlton non può essere definita semplicisticamente, sfiora il jazz mantenendo forti connotazioni fusion, tra autentiche cavalcate chitarristiche, fraseggi morbidi e possenti sfoghi, con il poliedrico solismo del leader inserito in un tessuto ritmico efficace ed articolato. Carlton Jr. e Coye sono una autentica macchina da ritmo, una sicurezza sulla quale Carlton Sr. (che non smette di mostrare il proprio orgoglio per la bravura del figlio), può permettersi la tranquillità nell'esplorare le diverse sfumature dello strumento.


High points della serata: Sunrise, Smiles And Smiles To Go, Red Hot Poker, The Prince e l'immancabile Josie (dal repertorio degli Steely Dan), riproposte in maniera strepitosa.

Ennesimo trionfo al jazz club di via Borsieri per il chitarrista da Torrence, che fino a tutta la prima settimana di Aprile sarà in tour nel Vecchio Continente.