domenica 15 marzo 2009

Enrico Rava – New York Days (ECM)


Sono passati più di quaranta anni da quel fatidico 1967 nel quale Enrico Rava, allora promettente trombettista al seguito di Steve Lacy e Gato Barbieri, approdò a New York, lanciandosi di fatto nella pullulante scena della capitale mondiale del jazz. 

La permanenza nella Grande Mela durò circa sei anni, durante i quali Rava ebbe modo di affinare una peculiare cifra stilistica, partecipando ad incisioni fondamentali e rafforzando la propria personalità nelle vesti di leader di svariate formazioni.


Da allora considerato il più “americano” dei jazzisti italiani, Rava ha inciso oltre cento dischi, collaborando con una serie impressionante di musicisti: i già citati Barbieri e Lacy, Pat Metheny, Michel Petrucciani, Jack DeJohnette, Cecil Taylor e Joe Henderson, solo per citarne alcuni, grandi artisti che hanno riconosciuto in Rava una musicalità lirica e struggente, rispettosa degli stilemi classici ma aperta a soluzioni ardite.


Ora, per festeggiare i 50 anni di attività ricordando quei giorni così intensi, il settantenne jazzista triestino pubblica un album registrato nel Febbraio 2008 proprio a New York, presso gli Avatar Studios, con la produzione di Manfred Eicher, patron dell'etichetta ECM, ed il supporto di un quartetto straordinario, composto da Stefano Bollani (pianoforte), Paul Motian (batteria), Larry Grenadier (basso) e Mark Turner (sassofono).


Prendendo come punti di riferimento Miles Davis e Duke Ellington, Rava dosa sapientemente scrittura ed improvvisazione, concedendo ampio spazio ai prestigiosi comprimari, nella costruzione di architetture sorrette da una sezione ritmica nella quale la precisione ed il gusto per l’insieme armonico di Grenadier si sposano con l’approccio creativo ed articolato di Motian, fornendo una base sulla quale Bollani può sviluppare un multiforme trait d’union tra la lirica tromba di Rava e l’involuto e cerebrale sassofono di Turner.


Tutti i brani sono firmati da Rava, eccezion fatta per Improvisation I e II. 

Lulù, Outsider (entrambe tratte da Ah, album pubblicato da Rava nel 1979), Certi Angoli Segreti, Count Dracula e Luna Urbana, rappresentano appieno le anime di questo lavoro, conferma della grandezza di Rava e istantanea perfetta nel fermare l'essenza di un gruppo di favolosi musicisti.


Alla pubblicazione dell’album ha fatto seguito la partenza di un tour, in formazione diversa da quella dell’album (Rava, Bollani e Grenadier affiancati da Michael Blake al sassofono e Jeff Ballard alla batteria), che toccherà Italia, Svizzera, Francia e Germania, per poi volare oltreoceano al Birdland di New York, in una sorta di chiusura del cerchio.