lunedì 23 febbraio 2009

Ivano Fossati - Conservatorio, Milano - 22/02/2009


Applauditissima rentrée meneghina in data 22 Febbraio 2009 per il cantautore genovese, già esibitosi lo scorso 4 Novembre nella medesima importante cornice. La Sala Verdi del Conservatorio si dimostra ancora una volta location perfetta, grazie all'ottima acustica ed al preciso e misurato impianto di amplificazione utilizzato. 


La band, perfettamente rodata da decine di date nei teatri della Penisola, è una macchina solida, potente e dinamica, ben orchestrata negli arrangiamenti da Pietro Cantarelli (tastiere, pianoforte, effetti), già produttore dell'ultima fatica discografica a firma di Fossati, quel Musica Moderna, pubblicato nell'Ottobre 2008, che riportava il Nostro ad un songwriting diretto e deciso, con gli usuali splendidi testi, sapientemente incastonati in un'attitudine rock stradaiola. 


Fabrizio Barale e Riccardo Galardini si dimostrano chitarristi di razza, il primo impegnato in prevalenza alle acustiche, il secondo alle elettriche.

L'immancabile Claudio Fossati alla batteria e Guido Guglielminetti al basso -noto ai più per essere il produttore degli ultimi lavori di Francesco De Gregori- compongono una sezione ritmica tosta e funzionale agli arrangiamenti elaborati da Cantarelli per questo tour.


Ivano Fossati sul palco non si risparmia, passando con disinvoltura dalla ballata up-tempo di stampo chitarristico al furore sanguigno delle percussioni, alla dolce malinconia del pianoforte, dimostrando simpatiche doti di entertainer e rara intelligenza artistica. 

Set diviso in due parti, la prima dedicata in prevalenza ai brani di Musica Moderna, ormai metabolizzati dal gruppo e resi in maniera ineccepibile, la seconda incentrata sulle composizioni più note del cantautore ligure, con qualche chicca, per la gioia dei fans più irriducibili.


Fossati propone una scaletta con variazioni minime di data in data, lo spettacolo è concepito con una scansione obbligata, per mantenere una continuità nell'esibizione consentendo l'utilizzo di samples e l'ottima resa scenografica delle luci, certamente uno dei punti di forza dello show.


Tutti i brani sono degni di nota, ci permettiamo di segnalare La Guerra Dell'Acqua, Last Minute e Il Paese Dei Testimoni dall'ultimo album, brani nei quali la poetica Fossatiana sottende una caustica critica alla realtà dei nostri giorni. Le classiche Una Notte In Italia, I Treni A Vapore e La Musica Che Gira Intorno hanno invece scavato nel passato, riscaldando i cuori dei fans, decisi nell'omaggiare Fossati e band con una standing ovation al termine del secondo bis.


Da segnalare infine l'apertura del concerto, per sola voce e chitarra, ad opera del giovane cantautore palermitano Gaetano Civello, classe 1989, con due brani inediti che hanno mostrato buone doti di scrittura ed una vocalità a tratti molto interessante, ed una cover della ormai inflazionata Impressioni Di Settembre, dal repertorio della Premiata Forneria Marconi.