di Luca Salmini
“...Credete nel vostro sound...” predicava il celeberrimo Miles Davis ai suoi musicisti e, nonostante fama e successo non l'abbiano mai nemmeno sfiorato, non sembra aver fatto altro il chitarrista di Los Angeles Rick Deitrick, fin da quando appena adolescente iniziava a suonare lo strumento come farebbe un naufrago su un'isola deserta, cercando la propria “voce” e senza alcun punto di riferimento.
Nel 1978, quando uscì l'esordio 'Gentle Wilderness', la sua ricerca naif sembrava finalmente soddisfatta, ma il disco, stampato privatamente in sole 500 copie e con una distribuzione locale, non ricevette l'attenzione che avrebbe meritato, e il nome dell'autore finì immediatamente nell'oblio, solo per essere riscoperto di recente dall'etichetta Tompkins Square Records, che qualche anno fa ha ristampato il debutto insieme all'inedito River Sun, River Moon e oggi pubblica il nuovo 'Coyote Canyon', che raccoglie incisioni mai pubblicate, effettuate tra il 1972 e il 1975.
Anche considerando l'abbondanza di solisti che caratterizzava gli anni '70, Rick Deitrick suona come la voce fuori dal coro (e Three Sisters, la traccia registrata nel '99 che conclude il disco, conferma come non abbia mai smesso di credere in quanto stava facendo), più vicino all'estetica misticheggiante della new age che agli accordi gutturali dei primitivisti, con una musica quieta e melodiosa che trae ispirazione dalla contemplazione della natura e di luoghi affascinanti come deve esserlo Coyote Canyon.
Sebbene precedano di qualche anno il debutto, le tracce, solo strumentali e per sola chitarra acustica di 'Coyote Canyon', svelano già tutto l'estro con cui Rick Deitrick trasformava in accordi e fraseggi le macchie di colore del pittore o i versi del poeta in Gentle Wilderness, esprimendo l'amore per una donna nelle dolci note di Emma, la magia del deserto in una sinistra Tumbleweedin' o l'incanto di un paesaggio incontaminato nella spaziosa e bucolica Little Tujunga.
Alcune idee gli venivano in mente passeggiando tra le colline di Los Angeles o riposandosi accanto a un torrente, ma la maggior parte di 'Coyote Canyon' nasce da improvvisazioni di studio, mentre Deitrick assecondava il corso dei propri pensieri e seguiva l'ispirazione del momento, come sembra accadere nella meditativa To Martha, nella melodia circolare di una effimera Going Home o nel lento e narrativo svolgersi di una splendida e immaginifica Three Sisters. Vate per certi versi di quello che sarebbe diventato il fenomeno new age, Rick Deitrick è un chitarrista d'ispirazione folk con una propria voce espressiva, magari non particolarmente originale in questo caso, ma decisamente unica e personale. (7/10)