martedì 11 settembre 2018

Andy Jenkins - Sweet Bunch (Spacebomb/Caroline)


di Luca Salmini

“...Sweet Bunch nasce con tutte le cose al posto giusto, piazzandosi all'incrocio tra modernismo e atemporalità, sensibilità e determinazione, con l'estroversione e gli accenti musicali dei Big Star, il temperamento di John Prine e le melodie ricercate e perfette di George Harrison...”: sono più che sufficienti queste poche parole estrapolate dalle note stampa del suo debutto per intuire che Andy Jenkins è un cantautore con le idee piuttosto chiare fin dal principio o quantomeno un artista con dei punti di riferimento che sono praticamente storia della musica. 

Originario di Richmond in Virginia, Jenkins è sbucato dal nulla nel 2016 con il singolo Lazy Coast, che non gli è valso alcun posto in classifica e nemmeno un titolo di next big thing, ma ha almeno fatto intravedere il suono che aveva in mente ed attirato l'attenzione di Matthew E. White, che oggi produce 'Sweet Bunch' e lo pubblica attraverso la sua etichetta Spacebomb Records. Realizzate con il supporto della Spacebomb House band composta da Alan Parker alle chitarre, Phil Cook alle tastiere, Cameron Ralston al basso, Pinson Chanselle alla batteria e le sei voci femminili dello Spacebomb Choir, le sessions per 'Sweet Bunch' si sono risolte in un lampo di soli tre giorni di studio, in cui i nastri giravano ininterrottamente e i musicisti suonavano dal vivo seguendo l'ispirazione del momento: il risultato è quel melodico e solare condensato di pop, rock, country e southern soul che, con le dovute differenze, negli anni '70 riempiva ad esempio i dischi di Leon Russell e che oggi è diventato praticamente il chiodo fisso di Matthew E. White e il marchio stilistico di un'etichetta come la Spacebomb Records. 

Nulla di particolarmente alternativo o per così dire indie, 'Sweet Bunch' è composto giusto da una manciata di belle canzoni dalla melodia cristallina e dagli arrangiamenti vintage come quelle che passavano in radio negli anni '70, che si tratti di innocenti ballate pop dall'aria vagamente psichedelica come Get Together, di soffici country rock come Hazel Woods e Ascendant Hog, di frizzanti funky come Illuminated, di stilose soul ballads come la titletrack e White Linen o di contagiosi ritornelli retrò da cantare in coro come Song For Me. Curatissimo gioiellino pop, 'Sweet Bunch' è un disco che comunica gioiosa spensieratezza e da cui irradia tutto il piacevole calore dell'estate: una stagione che per Andy Jenkins e i musicisti della Spacebomb Records parrebbe non finire mai. (7/10)