venerdì 19 maggio 2017

Weyes Blood - Front Row Seat To Earth (Mexican Summer)

A Giugno Weyes Blood sarà in Italia per quattro date, con l'occasione pubblichiamo la recensione dell'ultimo lavoro Front Row Seat To Earth firmata da Luca Salmini, da oggi collaboratore del blog.


di Luca Salmini

Comparando i suoi trascorsi in collettivi sperimentali e rumoristici come Jackie-O-Motherfucker con le celestiali melodie del suo nuovo album Front Row Seat To Earth, sembra che la musica della cantautrice Natalie Mering sia passata attraverso la classica metamorfosi del bruco diventato farfalla. In verità, tra gli esordi, che risalgono all'incirca al 2006, e il presente ci sono anche la collaborazione con Ariel Pink's Haunted Graffiti, i pellegrinaggi attraverso gli Stati Uniti, la scelta del nome d'arte Weyes Blood, un certo numero di cassette autoprodotte, un paio di album solisti e un contratto con la Mexican Summer Records a partire dal suo secondo lavoro The Innocents del '14, in cui già lasciava da parte qualsiasi estremismo sonico per una compiuta forma canzone dai tenui contorni folk. 

Alla luce dei fatti, non si può certo dire che Natalie Mering non si sia data da fare per provare ad emergere, anche se il suo nome circola ancora solo a livello sotterraneo: una situazione a cui potrebbe strapparla Front Row Seat To Earth, un lavoro sospeso tra il respiro folk vagamente british di un canto lirico ed intenso, la sottile fragranza armonica di suoni elettroacustici e vaporosi arrangiamenti d'impianto moderno. Bucolico e affascinante, Front Row Seat To Earth è un'ariosa e rarefatta sinfonia di chitarre acustiche ed elettriche, rintocchi di pianoforte, tappeti di tastiere, ovattate cadenze di basso e tamburi, squilli di trombe e spaziose intersezioni d'elettronica.

Un lavoro che prova a coniugare al presente l'incantato idillio di un disco del lontano passato come Just Another Diamond Day di Vashti Bunyan, quando partono effimere ballate e sognanti madrigali come la seducente Diary, che pare quasi echeggiare dalle profondità del Laurel Canyon, la pastorale nenia folk Be Free, i profumi d'incenso di una marcetta vagamente beatlesiana come Do You Need My Love, il lirico vibrato di Generation Why, l'elegiaca corale di Away Above, i riverberi elettronici di Can't Go Home o le fiabesche atmosfere di Seven Words

Forse hanno ragione le note della cartella stampa quando precisano “...Il nuovo album di Weyes Blood Front Row Seat To Earth è la musica folk del prossimo futuro...”, di certo si tratta di un lavoro curioso e decisamente seducente, capace almeno di rendere più lievi ed euforici all'incirca quarantacinque minuti dell'immediato presente. 

Weyes Blood sarà in tour in Italia il prossimo Giugno, queste le date:
05 giugno – MILANO (Serraglio)
06 giugno – ROMA (Chiesa evangelica Metodista – Unplugged in Monti)
07 Giugno - MARINA DI RAVENNA (Hana-Bi)
08 giugno – TORINO (Spazio 211)