lunedì 15 maggio 2017

Recensioni Brevi: Spencer Radcliffe, The Mountain Goats

Spencer Radcliffe & Everyone Else - Enjoy The Great Outdoors (Run For Cover)













Cantautore e polistrumentista dall'Ohio, con una predilezione per l'approccio lo-fi, noto anche con lo pseudonimo Blithe Field, Spencer Radcliffe ha al suo attivo una manciata di dischi, quasi tutti registrati in perfetta solitudine. Per questo nuovo album a proprio nome si presenta a capo di un combo di sette elementi, ironicamente denominato Everyone Else e formato dai musicisti coi quali in genere divide il palco. Nonostante la folta compagnia in studio, le sonorità del lavoro sono decisamente scarne, prettamente chitarristiche, con una predilezione per gli arpeggi crunchy, le batterie quadrate e pochi misurati interventi di piano elettrico. I temi sono introspettivi e malinconici, cantati con un certo distacco da Radcliffe, in un'ottica post-grunge forse un filo datata ma che riesce ad avere ancora una sua ragion d'essere, soprattutto quando si abbina ad una ricerca musicale più raffinata, come nell'ipnotica In the clear o nella crepuscolare Slamming on the brakes. Altri episodi degni di nota sono l'iniziale Land & sea, ballata Younghiana sospesa con un bel finale psichedelico, la REMmiana Trust e la complessa Static electricity, composizione più articolata dell'album che dà modo alla band di osare qualcosina in più. Disco per chi ama il college rock lo-fi d'annata. (7/10)


The Mountain Goats - Goths (Merge Records)













Fresco cinquantenne, John Darnielle pubblica il sedicesimo lavoro firmato con il moniker Mountain Goats; un album caratterizzato dall'assenza totale di chitarre, composto al pianoforte e arrangiato per voci, piano Rhodes, percussioni, basso e fiati. Il disco presenta soluzioni musicali molto interessanti, spesso lontane dalle istanze indie-folk e lo-fi dei lavori precedenti, decisamente più aperte alla sperimentazione, con derive verso ambiti jazzy o alternative, ma con una forte attitudine pop. Percorrendo nelle liriche la sottile linea che separa successo e fallimento, Darnielle ci accompagna in un salto nel tempo pieno di citazioni, manifestando più volte una certa nostalgia per una cultura goth anni '80 che allinea nomi del calibro di Robert Smith, Siouxsie Sioux, Gene Loves Jezebel e Sisters of Mercy, al cui leader Andrew Eldritch è intitolato uno dei brani. Ne risulta un album con molte sfaccettature, che necessita di diversi ascolti per essere metabolizzato e compreso appieno, ma che certamente vanta più di un motivo di interesse, in brani come la terzinata The grey king and the silver flame attunement, la sottile Wear black e l'ironica For the portuguese goth metal bands. (7,5/10)