venerdì 31 marzo 2017

Recensioni brevi: Guided By Voices, Mark Kozelek

Guided By Voices - August By Cake (Rockaton)













Secondo i ben informati questo sarebbe il centesimo lavoro pubblicato in carriera da Robert Pollard, cantautore dall'Ohio che definire prolifico è riduttivo, visto che ha al suo attivo circa duemila brani registrati alla BMI americana. Per suggellare degnamente l'avvenimento, Pollard pubblica un disco che contiene la bellezza di trentadue composizioni, con una lunghezza media attorno ai due minuti, registrate con il classico impianto basso-chitarra-batteria e poco più. E nonostante l'estrema prolificità il nostro riesce ancora a portare a casa un album con parecchi motivi di interesse. August By Cake contiene infatti diversi brani decisamente riusciti che, sviluppati maggiormente, magari allo scopo di produrre un album con soli dieci-dodici brani sui quattro minuti, ci avrebbero regalato un gran disco. L'anthem song Hiking skin, il surf-rock di Absent the man, la mutevole West coast company man, l'oscura Chew the sand e la REMiana The laughing closet sono buone canzoni che avrebbero potuto dare anche di più, ma Pollard è così, sempre in bilico tra qualità e quantità, prendere o lasciare. (7/10)


Mark Kozelek - Night Talks EP (Caldo Verde)













Altro musicista prolifico dall'Ohio, l'ex-Red House Painters sforna questo EP di cinque brani, per quasi 30 minuti di musica, con il quale ritorna alla dimensione minimale, con pochi strumenti utilizzati in maniera parca. Tra tutti i brani spicca la bella cover voce-piano di Famous blue raincoat di Leonard Cohen, eseguita nel Novembre scorso al tributo tenutosi alla Chapel di San Francisco, che Kozelek interpreta con misura e grande rispetto. La title-track si apre con un bell'arpeggio, marchio di fabbrica del nostro, la voce è ispirata e affronta un toccante testo in prima persona, oltre ad emettere suoni particolari, come vento o automobili. I love Portugal è un brano già apparso sul recente album di Kozelek firmato Sun Kil Moon (Common As Light and Love Are Red Valley Of Blood). La veste acustica è apprezzabile ma non rende giustizia al brano, che certamente in versione elettrica aveva una marcia in più. Astronomy è più canonica, quasi recitata, molto meglio della precedente, così come la successiva, la soffusa Pretty little flowers, che vede la partecipazione alle voci -molto particolari- di Kath Bloom. Un EP in linea con quanto finora realizzato da Kozelek, piacerà agli appassionati. (6,5/10)